STAGE IL CLOWN CLANDESTINO VA IN SCENA

RIMANDATO il 18/19 NOVEMBRE LO STAGE DI CLOWN CLANDESTINO
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STAGE: IL CLOWN CLANDESTINO VA IN SCENA

Con Giovanni Foresti e Paola Omodeo Zorini

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Lo stage ha come punti di riferimento la didattica del Clown secondo Pierre Byland e Jacques Lecoq, lo studio della neutralità e le tecniche dell’arte di strada.

È condotto da Giovanni Foresti e Paola Omodeo Zorini e destinato a professionisti dello spettacolo e ad allievi maggiorenni fortemente motivati al lavoro sul Clown, anche a coloro che pensano di non avere talento per il teatro e di non essere in grado di fare gli attori.

Attraverso il percorso di formazione per l’attore denominato “IL CLOWN CLANDESTINO VA IN SCENA” gli artisti acquisiranno gli strumenti per raccontare, attraverso il proprio numero, ciò che realmente desiderano comunicare, sviluppando la presenza scenica e prendendo coscienza della potenza espressiva del proprio corpo, affinché la loro tecnica si possa inserire in una narrazione coerente e condivisibile con il pubblico.

Un artista che padroneggia perfettamente una tecnica, infatti, non sempre arriva a presentarla avendo piena coscienza delle proprie potenzialità comunicative e a costruire un percorso narrativo organico in cui coinvolgere pienamente il pubblico senza limitarsi a renderlo spettatore passivo di un’esibizione puramente virtuosa.

PROGRAMMA DELLO STAGE:

La neutralità è il punto di partenza per qualsiasi lavoro sull’attore.

Il “Clandestino” è un clown in incognita, senza naso rosso, che agisce senza mai svelare la propria natura di clown: il suo è un lavoro sulla verità e l’urgenza della rappresentazione.

Per non cadere nell’artificiosità del personaggio, il Clandestino deve lavorare la Maschera neutra.

• La Maschera neutra: neutralità, energia, ritmo, ascolto, coro

• Tecniche di improvvisazione: ascolto del pubblico, tempo d’arresto, gioco degli sguardi.

• La Tragedia: urgenza e verità del linguaggio teatrale

• Il Clown Clandestino: il clown in incognita, senza naso rosso

• Momenti di lavoro in strada in quanto spazio teatrale naturale, ideale terreno di esercizio per gli attori e luogo di formazione e sperimentazione a contatto col pubblico.

OBIETTIVO:

Avviare un percorso di formazione professionale che utilizzi il lavoro sul Clown come metodo e pretesto per la formazione di attori che lavorino in teatro, in strada, nel circo o nel cinema.

COSTUMI E MATERIALI:

Le allieve e gli allievi dovranno portare almeno un abito elegante e démodé (giacca e cravatta, tailleur… il vestito della festa di uomini e donne d’altri tempi) completo di scarpe, cappello, valigia o borsetta. Potrebbero inoltre essere utili abiti particolari: vigile del fuoco, monaca, prete, messo comunale, infermiere, netturbino, operaio anas, giardiniere, operaio dell’enel o dei telefoni, gommista, facchino, cameriere… Potrebbero essere anche utili oggetti particolari come: carrozzina per bambini o per portatori di handicap, stampelle, bicicletta, cassa da morto, oggetti ingombranti…

Portare anche piccoli strumenti percussivi o strumenti musicali di altro tipo.

info: clownclandestino.altervista.org

PAOLA OMODEO ZORINI

Dal 1993 si avvicina al teatro frequentando la scuola “Maigret & Magritte” di Torino parallelamente agli studi letterari. Si laurea in Lettere Moderne e Comparate all’Università degli Studi di Torino, dove negli anni 2002 e 2003 conduce laboratori di teatro e letteratura.

Dal 2002 approfondisce la ricerca partecipando a numerosi stage di Pierre Byland e proseguendo il percorso di formazione con Mareike Schnitker, Ian Algie, Giovanna Mori, Federica Tardito, Jean-Paul Denizon, Philippe Gaulier, Boris Ruge, Annika Strøhm, Saba Salvemini, Mamadou Dioume e Oliviero Giovannoni.
Dal 2009 fa parte dell’équipe degli assistenti di Pierre Byland negli stage estivi sulla ricerca del proprio Clown.

Co-fondatrice dell’Oucloupo (Ouvroir de Clown Potentiel), un progetto teatrale di ricerca, formazione e produzione che dal 2005 crea spettacoli e performance per la strada e il teatro e organizza stage e laboratori, assiste Giovanni Foresti negli stage di Clown « clandestino » in Italia, Francia e Brasile.

Dal 2009 collabora con l’attrice italo-tedesca Sarah Georg e l’Associazione Melquiades (Italia/Germania) alla realizzazione di performance e spettacoli per ragazzi in strada e in teatro. Collabora inoltre con la Compagnia Il Ciabotto, che ha sede in provincia di Cuneo (Piemonte) e organizza spettacoli, performance e progetti teatrali e sociali in Italia, Bosnia e Palestina. Dal 2011 fa parte della Compagnie Les Fusains (Francia/Svizzera) di Pierre Byland, con la quale lavora negli spettacoli « Masterklass » e (dal 2013) « Cadavre Exquis ».

Con Giovanni Foresti scrive e mette in scena « Canapa » e « La Fame » e insieme fondano, con l’attore e regista svizzero Albert Nicolet, la Compagnia italo-svizzera SDF (Compagnie Sans Domicile Fixe), che ha prodotto lo spettacolo “Pain ou cacahuètes?”.

GIOVANNI FORESTI

Da più di vent’anni conduce una ricerca sulla comunicazione teatrale, in Europa e in Brasile. Si è formato con Louis Mendonca, Pierre Byland, Mareike Schnitker, Philippe Gaulier, Jean-Paul Denizon, Bepi Monai, Boris Ruge, Ian Algie,  Annika Strøhm e Saba Salvemini, Mauro Piombo, Philip Radice, Jango Edwards e, prima di dedicarsi completamente al teatro, è stato funzionario politico e organizzatore culturale.

Ha collaborato per anni con Pierre Byland negli stage sulla Ricerca del proprio Clown. Con la Compagnie Les Fusains ha lavorato, nel 2011, al Théâtre de l’Épée de Bois di Parigi in “MasterKlass”, uno spettacolo con la regia di Byland inserito all’interno del Festival “Le clown fait le Byland”.

È stato co-protagonista e co-produttore de «Il vento fa il suo giro» (2004) con la regia di Giorgio Diritti, un film che ha fatto il giro del mondo e ha rappresentato un “caso” cinematografico. Al cinema ha lavorato anche come attore e actor coach nel film “Anche i morti ballano” di Beppe Calopresti, realizzato in collaborazione con un Centro Psichiatrico e, recentemente, ha partecipato al lungometraggio “E fu sera e fu mattina” di Emanuele Caruso.

È co-fondatore dell’Oucloupo (Opificio di Clown Potenziale), un progetto di ricerca, formazione e produzione teatrale che dal 2005 crea spettacoli e performance per la strada e il teatro. Tiene stage e laboratori in Europa e in Brasile sulla Maschera neutra e il Clown “clandestino” con la collaborazione di Paola Omodeo Zorini.

Con lei ha scritto e messo in scena « Canapa » e « La Fame » e insieme hanno fondato, con l’attore e regista svizzero Albert Nicolet, la Compagnia italo-svizzera SDF (Compagnie Sans Domicile Fixe) che ha creato lo spettacolo “Pain ou cacahuètes?”.

COSTO: 80 EURO

2 GIORNI – 7 ORE AL GIORNO

DOVE: Torino, Via Bologna 220 C/o lo Spazio10 de La Fucina del Circo

POSSIBILITÀ DI USCITA IN STRADA !

INFO ED ISCRIZIONI: scrivere a lafucinadelcirco@gmail.com

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